Dopo le due feste della Madonna del Rosario che hanno visto una buona partecipazione di fedeli alle Messe e alle processioni, per tutto il mese di ottobre è continuata la recita del S. Rosario con un’intenzione particolare per il ritorno della pace. Hanno aderito parecchie persone di ogni età e anche i più giovani che in alcuni giorni hanno guidato la preghiera.
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Domenica 16, è ritornato un appuntamento ormai tradizionale: la Festa degli Anniversari di Matrimonio. Un bel numero di sposi ha risposto all’invito e ha rinnovato davanti al Signore le loro promesse e il loro dono reciproco. A tutti, presenti o impossibilitati ad esserci, è stato donato un segno per ricordo, non acquistato ma preparato in loco con amore: un quadretto in legno dotato di un magnete con la foto di un liuto con un riferimento alla poesia del poeta libanese Gibran, stampata sulla pergamena allegata. La Festa è continuata all’aperto con un Rinfresco preparato dalla Proloco ‘Marmarole’. Un grazie a tutte e a tutti quelli che hanno collaborato alla sua riuscita e un ‘Buon Cammino’ a tutte le famiglie giovani e ‘diversamente giovani’.
L’ottobre a Lozzo è sempre un mese affollato di feste e di avvenimenti; ancora di più quest’anno perché nella quarta domenica, il 23, è arrivato nel pomeriggio il Vescovo Diocesano, Renato Marangoni, per celebrare la Cresima per sei nostri ragazzi, tre femmine e tre maschi. Il periodo fuori del consueto nel nostro paese che vedeva questa celebrazione soprattutto in Primavera durante la Quaresima, anche se nel passato ci sono state eccezioni come nel 2008 e nel 2020. Il motivo non è segreto: dopo il Covid e la sospensione degli incontri catechistici si è voluto riflettere bene con i ragazzi sui perché di questa scelta e di questo passo. Poi dipende anche dalla disponibilità del Vescovo che preferisce non delegare questo Sacramento e non vuole fare cresime a raffica, magari cinque in un giorno. Dopo un comprensibile attimo di perplessità, le famiglie hanno aderito alla proposta in questa data. La giornata, come tutto il mese di ottobre, è stata splendida. Il Vescovo prima ha incontrato i ragazzi negli ambienti del Grest per conoscerli meglio e poi è sceso con loro in chiesa per la celebrazione. Il saluto a lui, a nome dei suoi compagni e di tutta la comunità, glielo ha letto Alex De Zolt. Al Vescovo, ai ragazzi, alle famiglie, alla catechista Sandra Zanetti e collaboratori, a chi ha preparato la chiesa e la celebrazione con la musica, i canti e il servizio liturgico, la riconoscenza di tutti quanti noi.
In quel giorno si festeggiava in tutta la chiesa la Giornata Missionaria, un motivo di più per rivivere il Battesimo e la Cresima nella testimonianza della nostra vita cristiana. L’offerta, sempre generosa, è stata mandata alle Opere Missionarie.
Poi per ricordarci che, oltre alla preghiera e alle offerte, le Missioni hanno bisogno di persone che partono, negli stessi giorni è partita per alcune settimane di volontariato l’infermiera Iris Poclener assieme a un’amica di Padola, Nerina De Martin Pinter. Destinazione già conosciuta: il Togo in un centro tenuto dalle consorelle delle nostre suore, Serve di Maria Riparatrici. Ci hanno tenuti aggiornati, giorno dopo giorno, della vita in Africa, e soprattutto dell’avanzamento dei lavori della casa a cui da qualche tempo indirizziamo i frutti dei mercatini del nostro gruppo missionario. Lo spirito missionario a Lozzo non è mai mancato, ricordiamo i Gesuiti in India Giusto e Rubelio Calligaro, le suore come Suor Mirta Del Favero in Brasile, seminaristi come Tita Calligaro in Equador e laici come Annibale Martini in Uganda e in Kenia, Anna Baldovin in Brasile, Lisetta Zanella nelle Filippine, con tanti altri amici di Lozzo e dei paesi vicini, speriamo che questa ‘bella tradizione’ continui per raggiungere davvero l’obiettivo: “aiutiamoli a casa loro”.
Anche le Feste dei Santi e dei Morti sono state vissute con la consueta partecipazione, soprattutto nella Messa della sera del 1° novembre seguita dalla processione fino al cimitero passando davanti al monumento ai caduti per un momento di preghiera di ricordo e di suffragio. Purtroppo con l’aumento delle cremazioni e, soprattutto, con la scelta di tenere le ceneri del caro defunto in casa viene a mancare il legame con questo luogo sacro e, forse, anche con la comunità con la morte diventata un fatto privato della famiglia. Anche durante l’Ottavario si è continuato a recitare il S. Rosario in suffragio dei defunti e si è ricordata la possibilità di ricevere l’Indulgenza plenaria a favore dei defunti. La prima domenica di novembre, il 6, ci siamo riportati al monumento ai caduti dopo la S. Messa celebrata in loro suffragio per una preghiera e per la deposizione di una corona d’alloro da parte del nostro Sindaco che ha ricordato come oggi, con le vicende tristi di guerra e di violenza che stiamo vivendo, possiamo onorare i nostri caduti in guerra impegnandoci per il nostro paese e per la pace.
Le occasioni per impegnarci per gli altri non mancano mai: una anche sabato 19 novembre presso la nostra farmacia per raccogliere medicinali e prodotti per l’infanzia in collegamento con Banco farmaceutico. Dopo una settimana, sabato 26, gli alpini di Lozzo nel supermercato a S. Anna e le volontarie alla cooperativa del paese (qui 30 scatoloni) hanno collaborato alla riuscita della Colletta alimentare nazionale per rifornire i magazzini del Banco alimentare, per noi quello di Pasian di Prato (UD) (in tutta la nostra provincia più di 50 tonnellate) da dove i volontari della Caritas di Pieve prelevano ogni mese le scorte che distribuiscono ai punti di riferimento nei nostri paesi per essere consegnate con discrezione ad alcune famiglie sia italiane che straniere. Contemporaneamente continua ogni quarta domenica del mese la raccolta di generi in chiesa e anche di denaro con la stessa destinazione. Un grazie a chi ha donato, ai volontari che hanno prestato servizio in quei due sabati e alle nostre suore che allestiscono le borse.
L’Avvento ha visto impegnati i ragazzi del Catechismo con catechisti, catechiste e famiglie per animare le Messe festive. Al centro quest’anno è la mangiatoia di Betlemme che, settimana dopo settimana, sarà preparata per accogliere degnamente Gesù, immagine del nostro cuore e della nostra vita, svuotati un po’ di noi per far posto a lui. Si sta preparando il presepio in chiesa, nelle case e anche per le strade assieme ad altri abbellimenti esterni che ci aiutino a prepararci a questa grande Festa. C’è poi grande attesa per l’arrivo del Vescovo San Nicola di Bari (o di Mira), l’unico che fino a qualche anno fa si ricordava di portare i doni ai bambini. I gruppi di catechismo hanno ripreso gli incontri periodici, soltanto uno deve ancora partire quello dei più piccoli) perché mancava un catechista a disposizione, partirà dopo Natale. La fatica dei benemeriti catechisti è il rapportarsi con le famiglie e adattarsi alle nuove metodologie offerte dalla Diocesi. Come diceva un mio caro amico prete, purtroppo scomparso, la vita cristiana è come un triciclo, si muove su tre ruote: l’ascolto e la conoscenza della Parola di Dio (la catechesi e la liturgia della Parola), la vita sacramentale e la preghiera (liturgica, personale e famigliare) e la Carità (l’amore verso Dio e il Prossimo con le opere di misericordia). Quindi se non si usa più il termine ‘dottrina’ ma catechesi c’è una ragione.
Domenica 4 dicembre: S. Barbara. Si sono dati l’appuntamento in chiesa i Vigili del fuoco volontari di Lozzo per festeggiare la loro Patrona e chiederne la protezione e l’aiuto. A loro si sono associati anche i Volontari donatori di sangue della sezione di Lozzo in occasione dell’incontro annuale. Ha partecipato anche la rappresentanza di un’altra associazione locale, quella degli Alpini dell’ANA. Hanno presenziato anche i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Lozzo e di Vigo di Cadore. Un’occasione da parte di tutta comunità per ringraziare queste associazioni del loro servizio, spesso nascosto e sottovalutato, a favore di tutti. La festa è poi continuata in ristoranti della zona.
Dalla stampa locale e dall’esperienza, veniamo a conoscenza di diversi lavori intrapresi dal nostro Comune che penso renderà noti in una sua prossima pubblicazione. Sono state riasfaltate diverse tratte di strade. Aderendo a un programma della Regione Veneto è stato attrezzato e segnalato un percorso della salute tra le Astre e la chiesa della Madonna di Loreto con il titolo “un Kilometro al giorno” per migliorare la salute del corpo e della mente. È quello che predicano continuamente i nostri medici di fiducia. C’è stato un incontro in ‘Sala Pellegrini’ promosso dal Consorzio BIM Piave e dal GAL per presentare il Progetto Interreg V Italia - Austria al fine di innovare ed efficientare l’illuminazione pubblica nel nostro Comune e in quello austriaco di Virgen. Alla fine di novembre c’è stata per pochi giorni la mancata erogazione dell’acqua a causa dei lavori del BIM GSP sulla rete degli acquedotti.
Aumenta la presenza dei lupi in tutta la provincia di Belluno. Dopo i cinghiali, a monte hanno fatto la loro comparsa anche i lupi dopo più un secolo dalla loro scomparsa dalla nostra zona; ne hanno fatto le spese le pecore di un nostro allevatore. Ormai alcuni branchi si sono stabiliti in diverse zone e con la neve si sono avvicinati alle case e destano un po’ di apprensione nella popolazione. Sono una specie protetta per cui non possono essere cacciati. Si provano tanti sistemi per difendere gli animali d’allevamento come recinzioni elettriche e cani pastori adatti. Sulla zona del Monte Grappa si sono sperimentati con successo i pallini di plastica. Si moltiplicano i convegni sulla possibile convivenza tra animali selvatici, predatori e umani e sui lupi come risorsa e attrazione turistica. Intanto gli allevatori che hanno perso tante bestie sperano almeno nei risarcimenti.
In Avvento le Parrocchie del Centro Cadore (da Valle a Domegge) hanno organizzato tre incontri con questi temi: ‘Maria, il sì della fede’ a Domegge (con l’intervento di alcuni nostri cantori), ‘Giuseppe, quando tace la lingua, parlano le opere’ a Pieve e ‘Gesù Bambino: il mistero dell’Incarnazione, nei canti popolari della nostra gente’ a Valle. Buona l’adesione a questa nuova forma di prepararsi al Natale.
Un Sinodo sul Sinodo. Siamo entrati nel 2° anno di questa esperienza di Chiesa a cui Papa Francesco ha coinvolto contemporaneamente tutti i cristiani cattolici di tutto il mondo. Non sono interpellati solo i Vescovi ma tutto il popolo di Dio. Dopo l’ascolto di tante persone in tanti gruppi, questo è l’anno dei cantieri di Betania. Ne riparleremo...
Tutto si inserisce nel progetto diocesano: 1. La prima fase, che ci impegnerà fin dopo Natale, prenderà avviso nella festa di san Martino: tenendo come riferimento la Carta d’intenti e il lavoro fatto in questi anni nelle convergenze foraniali, viene il tempo di attivare nelle comunità «incontri di conoscenza vicendevole, di ascolto e di discernimento condiviso per entrare “in collaborazione” e per vivere sul serio questa prospettiva, progettando insieme le iniziative pastorali», con particolare attenzione alle proposte di catechesi per i ragazzi e gli adolescenti, presentate alla diocesi il 6 ottobre scorso.
2. Nella seconda fase, che impegnerà la diocesi dopo Natale e per tutta la Quaresima, si cercherà di attivare i cantieri sinodali, in modo particolar quello che è stato chiamato “il cantiere della strada e del villaggio”. L’intento è quello di attivare un «ascolto più coraggioso che raggiunga i “mondi vitali” che solitamente ci sfuggono. C’è “un mondo” dei ragazzi, degli adolescenti, dei giovani che oggi ci sembra irraggiungibile… È un cantiere che si inoltra a incontrare persone, situazioni ed esperienze non ancora ascoltate».
3. Nella terza fase, che si protrarrà nel tempo dopo la Quaresima fino all’inizio del periodo estivo, le comunità saranno invitate a rinnovare i Consigli pastorali. Quest’operazione – sottolinea il Vescovo – «non è certamente un’operazione “burocratica”, ma comporta una maturazione comunitaria che si sviluppa in un crescente senso di ospitalità, nello stile di corresponsabilità e promuovendo relazioni di vicendevole riconoscimento e fiducia».
Per un centro (o anche due) di ascolto della Caritas in Cadore.
Lunedì 12 dicembre il Diacono Francesco D’Alfonso, Direttore della Caritas Diocesana (il Presidente è sempre il Vescovo), ha incontrato un gruppo di preti della Forania a Pieve di Cadore per presentare loro una proposta: aprire anche in Cadore un Centro di ascolto per accogliere e accompagnare le famiglie in difficoltà, sempre in aumento e non solo tra quelle extracomunitarie. Si tratta di cogliere i bisogni reali di queste famiglie non soltanto porgendo un’elemosina frettolosa e gratificante ma indirizzando gli interessati, in collaborazione con i servizi sociali, a trovare un’occupazione e un’abitazione e, tante volte, a conoscere i loro diritti ad eventuali agevolazioni e sussidi di cui non sono neanche a conoscenza. Si cercano volontari che, dopo un periodo di formazione che partirà in gennaio, assicurino la loro collaborazione per qualche ora alla settimana in questo punto. Il problema più urgente, come per altre iniziative, non è trovare i locali ma le persone. Questo impegno fa parte della vita della Chiesa che, come ricordava Don Ezio Del Favero, nuovo Pievano di Auronzo, nelle parole che si è presentato giovedì 13 ottobre alla sua comunità, si fonda su Tre Cime: l’ascolto della Parola di Dio - la Preghiera (Liturgica e Popolare) - la Carità. Lo ripeteva anche l’amico fraterno Don Claudio Sacco con un altro esempio. E questo si deve ricordare continuamente anche nelle omelie e nella catechesi, compresa quella ai più giovani.