Questo l’annuncio della morte di Suor Josefa da parte della Congregazione delle Suore Serve di Maria Riparatrici
Carissime sorelle,
la sera del 15 maggio 2022, V domenica di Pasqua, ci ha lasciate quasi in punta di piedi, per presentarsi davanti all’Amato del suo cuore, la nostra cara
SUOR MARIA JOSEFA DE DIANA
E’ entrata nel suo posto nel Regno di Dio, scortata da tante anime buone di Casa ‘Madre Dolores’ che con amore si son prese cura di lei, in particolare negli ultimi mesi della sua grande fragilità.
Sr. M. Josefa (Ines) era nata a Lozzo di Cadore il 22/01/1934 e fu battezzata nella parrocchia di san Lorenzo martire il 28 dello stesso mese. Cresciuta in una famiglia cristiana, ha manifestato il desiderio di consacrarsi al Signore ed è entrata a far parte della nostra Famiglia religiosa.
Il 1 ° dicembre 1957 ha iniziato il prenoviziato a Rovigo. E’ stata, poi, ammessa al noviziato il 15 settembre 1958 e il 19 settembre 1959, davanti all’immagine prodigiosa dell’Addolorata, ha emesso la sua Professione temporanea. La consacrazione definitiva con i Voti perpetui è avvenuta, sempre a Rovigo, il 29 ottobre 1964.
Dopo la Professione trascorse alcuni anni a Roma-via Cassia per lo studio preparatorio per diventare infermiera professionale.
Da settembre 1961 ad aprile 1978 svolse la sua attività di infermiera professionale nelle cliniche e ospedali di Roma-Via Lagrange, Velletri (RM) e Codigoro(FE).
Nel 1979/80 perfezionò gli studi per diventare infermiera caposala all’ospedale san Giovanni di Roma. Dal 1978 portò avanti il suo servizio all’ospedale di Velletri (RM), dove rimase anche di comunità fino al 1994, svolgendo il ruolo di Priora per due mandati dal 1988 al 1994.
A settembre del 1994 fu trasferita nella comunità di Monterubiaglio (TR) come infermiera per le sorelle anziane e per gli ospiti della casa.
Alla fine di novembre del 2013 la troviamo a Casa ‘M. Dolores’ a Rovigo, dove donerà il suo servizio alle sorelle malate sino alla fine.
Sr. M. Josefa nella sua lunga vita, spesa nelle corsie degli ospedali, aveva assistito e accompagnato molti malati; in ciascuno di loro vedeva il volto di Cristo sofferente sulla croce e come Maria cercava di stare accanto a loro per lenire la sofferenza.
Quando poi, per l’età e i non pochi problemi di salute è arrivata in casa Madre Dolores, si è subito reinventata. La vita comunitaria, la preghiera comune, l’amicizia con le sorelle sono state per lei dei veri e propri sostegni per sopportare i vari dolori che si aggiungevano e supplire alle forze che lentamente la stavano lasciando. Ogni compleanno, anniversario o festività erano per lei occasioni per gioire con gli altri, per far sentire speciale ogni fratello o sorella e rendere cosi più vicino l’amore di Dio. Era sempre pronta alla novità e desiderosa di tenere i contatti con le persone, per questo ha imparato ben presto a usare il telefonino e il computer, stampando il testo del Vangelo ogni settimana per tutta la comunità.
Don Enrico, suo direttore spirituale, rivela che fin dal suo arrivo a Rovigo sr. M. Josefa lo interpellò perché l’aiutasse a “prepararsi” per l’incontro con lo Sposo. E racconta ancora nella sua omelia al funerale della cara sorella: “L’ultima volta che abbiamo parlato mi hai chiesto di darti gli olii santi e di ascoltare la confessione. In quel momento ho visto compiersi quel miracolo che molte volte le persone che accolgono la volontà di Dio con l’avanzare dell’età sanno compiere: “Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata una abitazione eterna nel cielo”. Sì, la vita in te si è trasformata. Se non eri più la caposala che correva da un letto all’altro, pronta anche a far rigare diritti infermieri e medici, hai cercato un po’ alla volta di smussare il tuo carattere da montanara, come dicevi tu, per essere un po’ più comprensiva verso le sorelle e il personale della casa, che sempre hai stimato.
Ogni volta che venivo a visitarti, trovavi sempre un motivo per sorridere e guardare avanti, un motivo per “amare il Signore un po’ di più”. Volevi confessarti, ma desideravi tanto ascoltare quello che si organizzava in parrocchia con i giovani e con i bambini. Tu sei stata il mio “tesoro di preghiera”, una candela sempre accesa davanti al tabernacolo per le persone che si affidavano a me. Sapevo che potevo affidartele, perché lo prendevi come una missione, anche quando la preghiera per te era difficile”.
Ora, sr. M. Josefa arrivata in Paradiso, trova la Regina del Cielo, Maria, che l’accoglie a braccia aperte e tenendola sotto il suo manto le mostra tutta la strada che ha percorso, tutte le persone che ha amato e alle quali ha insegnato ad amare il Signore, tutto il bene che ha seminato senza accorgersene. A lei chiediamo di guardarci da lassù e pregare per tutte noi che ancora abbiamo bisogno della sua intercessione.
II funerale è stato celebrato da don Enrico Schibuola martedì 17 giugno nel nostro Santuario “B. V. Addolorata” di Rovigo. Erano presenti le sorelle delle comunità vicine, alcuni parenti di sr. Josefa venuti dal Cadore. Al termine del rito la salma è stata tumulata nel cimitero di Rovigo, dove riposa accanto a quella di altre sorelle che l’hanno preceduta in attesa della resurrezione.
A tutte il mio saluto affettuoso accompagnato dalla preghiera.
Sr. M. Ornella Begheldo
Segretaria generale
Roma, 24 luglio 2022
Sr. M. Gloria J. Viero
Priora generale